La pesca a spinning al lucioperca è una disciplina emozionante che combina abilità tecniche, strategia e un pizzico di fortuna. Il lucioperca, un predatore dalle abitudini elusive, rappresenta una sfida perfetta per gli amanti di questa tecnica, che punta sull’uso di esche artificiali per simulare le prede naturali.
Perché pescare il lucioperca a spinning?
Il lucioperca è noto per la sua combattività e per la sua tendenza ad attaccare con decisione le esche, rendendo ogni cattura una scarica di adrenalina. Si tratta di un predatore molto sensibile alle condizioni di luce, che preferisce cacciare in penombra o nelle ore di scarsa luminosità, come all’alba, al tramonto o in giornate nuvolose.
A spinning, si sfrutta la capacità di questo pesce di reagire a stimoli visivi e vibratori, rendendo fondamentale scegliere esche che catturino la sua attenzione.
Le attrezzature giuste
Per avere successo a spinning con il lucioperca, è necessario preparare l’attrezzatura in modo adeguato. Ecco cosa serve:
- Canna da spinning: Una canna da spinning leggera o medio-leggera (7-30g di potenza) con lunghezza di 2,10-2,70 metri è ideale per garantire lanci precisi e un buon controllo dell’esca. L’azione della canna necessariamente deve essere fast o extra fast per garantire una ferrata pronta. In caso di pesca specifica a grossi esemplari si consiglia una canna di potenza fino a 50-70 grammi per poter ferrare prontamente la placca ossea della bocca in quanto molto dura negli esemplari di taglia
- Mulinello: Un mulinello di taglia dal 3000 al 5000, abbinato a una frizione fluida, consente di gestire al meglio le fughe del pesce.
- Filo: Si consiglia un trecciato (0,10 – 0,18 mm), che offre sensibilità e precisione, collegato a un terminale in fluorocarbon per maggiore invisibilità in acqua (0,25 – 0,40)
- Esche artificiali:
Le esche più efficaci per il lucioperca a spinning sono:- Softbait: Shad e grub in silicone montati su teste piombate (3-15g), particolarmente utili per scandagliare i fondali.
- Crankbait: Esche dure che imitano piccoli pesci, ideali per acque con profondità intermedie.
- Jerkbait: Ottime per stimolare reazioni di attacco nelle fasi di caccia attiva.
- Metal vibration: Esche metalliche che emettono vibrazioni forti, perfette per attirare i lucioperca anche in acque torbide.
Dove e quando pescare
Il lucioperca predilige acque profonde e calme, spesso vicino a fondali ghiaiosi, vegetazione sommersa o strutture artificiali (pontili, dighe, massi sommersi). Durante il giorno tende a rifugiarsi in acque profonde, mentre di notte o al tramonto si sposta verso le zone meno profonde per cacciare.
Periodo migliore:
- Primavera e autunno sono le stagioni più produttive. In primavera, il pesce è attivo dopo la deposizione delle uova, mentre in autunno si nutre intensamente per prepararsi all’inverno.
Orario ideale:
- Alba e tramonto sono i momenti più indicati. Il lucioperca ha una vista eccellente in condizioni di scarsa luce e tende a essere più aggressivo in queste fasce orarie. Il suo occhio infatti è dotato del tapetum lucidum che gli consente di amplificare la visione notturna esattamente come fanno i felini, tant’è che l’iridescenza dei loro occhi al buio li tradisce e li fa individuare con facilità quando vengono illuminati con una torcia se l’acqua ha una buona trasparenza
Tecniche di recupero
La chiave per attirare il lucioperca a spinning è un recupero che simuli il movimento di una preda naturale. Ecco alcune tecniche efficaci:
- Recupero lineare lento: Ideale per crankbait e vibration lure, questa tecnica mantiene l’esca a contatto con il fondo, dove il lucioperca caccia.
- Stop & Go: Alternare momenti di recupero e pause rende l’esca più realistica, attirando il pesce con i suoi movimenti irregolari.
- Jigging dal fondo: Utilizzando softbait su teste piombate, si fa rimbalzare l’esca sul fondale, simulando un pesce ferito o una preda che cerca rifugio. Un piccolo trucchetto è trattenere l’esca in fase di caduta.
- Twitching e jerking: Movimenti rapidi della canna per imprimere scatti all’esca, efficaci soprattutto con jerkbait.
Consigli pratici
- Adatta l’esca al contesto: In acque limpide, preferisci colori naturali (marrone “motoroil”, verde “lime”, bianco). In acque torbide o con poca luce, opta per colori accesi come arancione, giallo o fluorescente “UV”. Una mezza regola da seguire è di offrire un’esca grossa in acqua fredda (sotto i 12 gradi) e piccola in acqua temperata (oltre i 18 gradi)
- Fai attenzione al fondo: Il lucioperca si muove vicino al fondale. È importante far lavorare l’esca a pochi centimetri dal fondo per aumentarne l’efficacia, effettuare un lancio e memorizzarne la passata contando i secondi di caduta dell’esca sul fondo consente di pescare a contatto del fondo nel lancio successivo senza necessariamente toccarlo, anticipando l’inizio del recupero di 1 o 2 secondi.
- Mantieni la calma nell’abboccata: Quando il lucioperca attacca, potrebbe sembrare una leggera resistenza o un colpo sul filo. Evita ferrate violente, ma piuttosto ferra in maniera secca e controllata per assicurarti che l’amo penetri bene.
- Portati sempre un guadino capiente e comodo: Scegli tra un guadino da “luccio” e uno da streetfishing con testa generosa in base al contesto in cui ti trovi, quando ti servirà non rimpiangerai lo sforzo di essertelo portato con te.
Rispetto per il pesce e l’ambiente
Quando peschi il lucioperca, considera il catch & release per preservare la specie e rispettare l’ecosistema. Evita di pescarlo quando l’acqua supera i 25 gradi (il perca è una specie d’oltralpe e malsopporta lo stress di una cattura estiva) e riossigena il pesce con cura prima di rilasciarlo.
Conclusione
La pesca a spinning al lucioperca è un’attività stimolante e tecnica, che richiede attenzione ai dettagli e una buona conoscenza delle abitudini del pesce. Con l’attrezzatura giusta, un pizzico di pazienza e una strategia ben studiata, ogni cattura diventa una soddisfazione memorabile.
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